lunedì 21 febbraio 2011

Paolo Conti(cor. Sera) incontra il MpR

Da Il romanista del 20/02/2011
Di Paolo Marcacci


Le 101 cose che un sindaco di Roma dovrebbe fare, nero su bianco.

Abbiamo presenziato, ieri mattina, all’incontro con paolo Conti, giornalista de il Corriere della sera, per dibattere sul suo libro “101 cose che dovrebbe fare un sindaco di Roma per migliorare la città e la qualità della vita”, edito da Newton Compton, presso la sede del Movimento per Roma. Anfitrione, Michele Baldi, assieme ai coordinatori del Movimento come Fabrizio Cascapera.
Dobbiamo precisare che come cronisti abbiamo presenziato, mentre come cittadini ci siamo ritrovati a partecipare, assieme a tanti altri: cos’è che porta, in un sabato mattina di primavera anticipata, tante persone a chiudersi in una sala invece di godersi, oltre al sonno, i primi tepori di una cristallina mattinata romana? L’amore per la città stessa, che passa attraverso il dolore di vederla così spesso bistrattata, maltrattata, depotenziata, offesa. Il libro di Paolo Conti nasce dalle esternazioni, segnalazioni e lamentele che regolarmente raccoglie nella sua rubrica sul Corriere della sera, per il quale scrive da 32 anni; è lecito dire che i suoi coautori sono i cittadini stessi, allora, il disagio che gli tocca sopportare in un crescendo di inefficienze e disservizi che va dai piccoli disagi della quotidianità metropolitana fino ai macroscopici scempi architettonici e gestionali, che la città patisce e che lacerano, reiteratamente, il tessuto connettivo di quella che nonostante tutto ci ostiniamo a chiamare comunità cittadina. Perché se tanti romani ogni giorno sentono il bisogno di segnalare ciò che di disdicevole gli complica la vita, il lavoro, finanche le relazioni sociali ( basta pensare ai livelli patologici del traffico in alcuni quartieri), è perché hanno ancora a cuore il senso della comunità, valore da rilanciare e poi custodire, al di là della retorica di rito e dei luoghi comuni sulla Città Eterna. In questo senso, non vi era location più adatta della sede del Movimento per Roma, movimento apartitico, aperto a qualsivoglia adesione, fattivo nell’operatività e per quanto riguarda la presenza sul territorio. Dal dibattito con Conti, dalle sue risposte e, ancor prima, dalle questioni poste dai tanti lettori presenzianti all’incontro, sono emerse due linee guida che come un filo rosso attraversano tutte le problematiche che sono state evidenziate: la prima consiste nella constatazione che la città, per come gestita, non beneficia di una semplificazione amministrativa nel passaggio dal comune ai vari municipi di zona ma, al contrario di ciò che avviene a Madrid, Londra o Parigi, vede moltiplicarsi le pastoie amministrative, fino a sprofondare nell’elefantiasi burocratica; il tutto, come sempre a scapito del cittadino. La seconda linea giuda consiste più che altro, in un monito, soprattutto a beneficio delle generazioni più giovani: per dirsi realmente membri di una comunità non si possono limitare i propri interventi alle tante “piazze virtuali”, come internet o i cosiddetti “social network” tipo facebook; il cittadino deve tornare nell’unica, reale agorà che si ha a disposizione per tentare di cambiare le cose: la strada, vale a dire la vita reale. Uno dei temi più caldi emersi durante il confronto è stato poi quello della sicurezza e a tale proposito particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Giorgio Innocenzi, responsabile della Consap, sindacato di polizia che conta più di 2000 iscritti, il quale ha evidenziato come l’operato di chi ha il compito di garantire la sicurezza del cittadino si trovi spesso rallentato proprio dalle inadempienze degli amministratori. Alla fine, dalla lettura e dal dibattito sul libro di Paolo Conti, è uscito il quadro di Roma come “ Capitale mancata” per tanti aspetti: constatazione amara, ma anche pietra di posa per migliorare la città di domani.

Paolo Marcacci

sabato 12 febbraio 2011

Invito presentazione libro di Paolo Conti (cor. sera)



Sabato 19 febbraio 2011 ore 11,00 in via Cesare Fracassini 27, Michele Baldi presenterà il libro di Paolo Conti (giornalista corriere della sera)"101 cose che dovrebbe fare un sindaco di Roma per migliorare la città e la qualità della vita". Al termine della presentazione dibattito con l'autore. Siete tutti invitati


Coord. Mpr

lunedì 7 febbraio 2011

Protesta contro la chiusura dell'ospedale S.Lucia

Roma 07/02/2011

Questa mattina dottori, studenti e pazienti dell’ospedale S.Lucia hanno manifestato bloccando via Ardeatina all’altezza del civico 360. I problemi del S. Lucia, eccellenza della sanità laziale, nascono anni fa, le varie amministrazioni regionali hanno dapprima deciso di tagliare i fondi poi visto il montare della protesta hanno fatto retromarcia promettendo cose mai mantenute. Ultima di questa lunga fila è stata la governatrice Polverini che in campagna elettorale ha promesso di sistemare la situazione ma ad elezione avvenuta è tornata sui suoi passi, mettendo di fatto l’intera struttura ospedaliera in ginocchio. Oggi non ci son più neppure i soldi per gli stipendi e la chiusura è prossima, come afferma il direttore sanitario Antonino Salvia . Il S. Lucia, come già detto, è una struttura di eccellenza nella riabilitazione con degli standard elevatissimi ( forse è per questo che deve chiudere perché le altre strutture dovrebbero adeguarsi?), senza contare le ricerche innovative riconosciute a livello internazionale, che solo in questo posto vengono svolte. Qui si praticano numerosissime discipline sportive per i differentemente abili e basta vedere la sala dei trofei, le splendide palestre e la piscina olimpionica per capire l’altissimo livello dell’attività. Tutti sappiamo quanto è importante lo sport per reintegrare nella società i pazienti. Dunque tutti in strada, dottori, infermieri e pazienti per gridare il loro no alla chiusura ed a chiedere il rispetto delle parole date. Dopo 3 anni di proteste si è arrivati al punto di non ritorno, non si può più parlare, la politica ora deve agire, il S. Lucia deve vivere. Quello che sta avvenendo nella sanità laziale non è più sostenibile, chiudono ospedali come il S. Giacomo, chiude il pronto soccorso del CTO, si ridimensionano altri come il Grassi ed il Padre Pio di Bracciano e potremo continuare per molto. Giovedì mattina alle 10,00 i manifestanti si ritroveranno sotto la Regione Lazio per continuare la protesta; protesta che non riguarda solo loro ma tutti i cittadini Romani……….

Fabrizio Cascapera
Movimento per Roma

venerdì 4 febbraio 2011

Michele Baldi sulla situazione attuale della politica Italiana

Ai tantissimi amici che mi chiedono un'opinione sulle vicende della nostra Italia non posso che ribadire quanto dico da anni. Sugli aspetti giudiziari ho massimo rispetto per la Magistratura, senza magistrati torneremmo alla legge del più forte e questo non va bene. Per l'aspetto etico morale personalmente ho sempre coniugato il sesso con l'amore e mai con i soldi o con gli "abusi" di potere. Comunque ognuno è libero di scegliere il suo percorso di vita, magari riconoscendo che chi ha un ruolo pubblico e parla di ideali, certi ideali dovrebbe poi interpretare coerentemente.Ma quello che mi fa davvero infuriare è che da quelle squallide situazioni nasce una classe politica e dirigente nuova, e questo è una vergogna assoluta! Perchè poi, cari miei e popolo distratto, quelle persone come certe consigliere regionali decidono i vertici delle ASL (e la salute riguarda tutti!), oppure affrontano i problemi del lavoro (parentopoli e vessazioni delle aziende diventano il logico effetto), e ancora decidono come spendere i nostri soldi (e la corruzione aumenta). E di fronte a primarie fatte nelle camere da letto con zoccole, ruffiani e faccendieri a comandare, come scrissi ad inizio 2008, ho sbattuto la porta e sono uscito rinunciando alla poltrona. Ora, o la porta la sbattono in tanti, oppure con certa gente (e la Lega Nord a comandare) non cambierà mai niente. Ma noi, anche nella bufera, non ci arrendiamo!