mercoledì 7 luglio 2010

Da Il Romanista del 07/07/2010, intervista di Michele Baldi in risposta alle ennesime dichiarazioni antiromane del leghista Zaia

Baldi: “ Ci spieghi gli sprechi di cui lui è responsabile!”
“Il caso Buonitalia? I tre milioni e mezzo dati alla Federgby”


Se c’è qualcuno che non può permettersi di parlare di sprechi e di banche, molto probabilmente è proprio il governatore della regione veneto Zaia. Non poteva passare sotto silenzio la sua accusa, forte ed inopportuna, al punto da meritarsi un contro-accusa. Per fortuna c’è qualcuno che lo fa notare e se ne fa carico, come Michele Baldi, consigliere di amministrazione della AS Roma e impegnato con il movimento per Roma. “ Zaia,come tutti i suoi amici leghisti, ha rotto le scatole con le sue polemiche anti Romane-dichiara Baldi- lasciasse perdere la Roma e si sciacquasse la bocca quando parla della società. E poi, smaltite le sue sbornie, spiegasse come mai Buonitalia, la soc. del ministro dell’Agricoltura per la promozione internazionale dei prodotti italiani, da quando l’ha presa in mano lui impegna 50 milioni di euro all’anno in trattative private, solo con operatori veneti.
I quali, inutile dirlo, ci hanno guadagnato molto. E ci spieghi le nomine fatte al famoso cuoco Tino, suo cuoco personale, mentre invece Zaia dovrebbe preoccuparsi di rappresentare tutta l’Italia”.
Ma i movimenti di Zaia non si fermano qui. Anche nello sport, si è già distinto.
E Baldi ci spiega come: “ Quando ha sponsorizzato con 3,5 milioni di euro la Federugy, improvvisamente la stessa ha deciso che a rappresentare l’Italia nella Celtic League non sarebbe stata una franchigia Romana, i Praetoriani, come si era già deciso, ma una veneta. Questi sono aiuti, non certo quelli che avrebbe ricevuto la Roma dal sistema bancario. Poi, quando vuole, magari spiegherò a Zaia quante aziende del nord sono indebitate con le banche e non hanno restituito nulla solo grazie a rapporti particolari tra imprenditori e vertici delle banche. E, guarda caso, la stragrande maggioranza sono al nord, così come i tanti evasori fiscali che escono fuori dai conti segreti svizzeri e non solo”.

domenica 4 luglio 2010

Manifestazione del 07/07/2010 contro i tagli ai fondi per l'accompagno per i disabili.

Roma 30 giugno 2010

URGENTISSIMO ED IMPORTANTISSIMO

OGGETTO: Stato di mobilitazione per la manovra economica del Governo in discussione al Senato, in
particolare rispetto l’art. 10 comma 1 e emendamenti della maggioranza (in attach)
Come reso noto nel comunicato Fand-Fish in data odierna, l'onorevole Antonio Azzollini, Presidente della
Commissione Bilancio del Senato e relatore degli emendamenti di Maggioranza, ha presentato emendamenti che, non solo non colmano il vulnus creato sulle pensioni di invalidità, ma colpiscono radicalmente l’indennità di accompagnamento lasciandola come misura residuale destinata ad un gruppo limitato di persone, ovvero coloro impossibilitati a compiere gli atti “elementari della vita”. Il dispositivo mira chiaramente ad escludere una larghissima fascia di persone con disabilità così come si evince dalla relazione al testo dell’emendamento: riguarda infatti sia persone con disabilità motorie che intellettive che mangiano o si vestono da sole. Vengono escluse dal provvedimento quelle persone che un tempo avremmo definito “gravissimi”. Si faccia attenzione: ciò vale anche per
coloro che svolgono per mezzo di ausili e parzialmente quelle definite “attività elementari”.
Non solo. Ciò vale per tutti, anche per chi oggi ne è titolare a pieno titolo. Sono toccati anche i cosiddetti diritti acquisiti.
La presa in giro dell’annunciata abrogazione del primo comma dell’articolo 10 del Decreto Legge 78/2010, che prevedeva l’innalzamento della percentuale di invalidità (da 74% all’85%) ai fini della concessione dell’assegno mensile agli invalidi civili parziali (256,67 euro mensili), passa in secondo piano rispetto ad un atto brutale di riduzione drastica dei pochi diritti esigibili. E’ legittimo sospettare che siamo solo all’inizio: l’intento è di ridurre il costo del welfare in previsione dell’attuazione del federalismo fiscale che, stando ai maggiori analisti, in queste condizioni porterebbe ad un esplosione esponenziale della spesa pubblica. Ragione per cui vengono drasticamente tagliate risorse a servizi, prestazioni e benefici non più orizzontalmente, bensì con precisione chirurgica riducendo le possibilità di accesso.
La mobilitazione unitaria di Fish e Fand e del mondo associativo è quindi per il 7 luglio alle ore 10.00 davanti a Monte Citorio a Roma. La manifestazione, data la gravità dell’accaduto, e i tempi ristrettissimi, sarà unica e nazionale a Roma.