mercoledì 6 luglio 2011

Manifestazione contro il sottopassaggio dell'ARA PACIS

Venerdì 8 luglio in piazza del popolo incrocio via di ripetta alle ore 11.30 si terrà la protesta contro il sottopassaggio dell'ARA PACIS.

COMUNICATO:

INSIEME A ITALIA NOSTRA, COMITATO PER IL TEVERE, ROMA TIBERINA, E ALLE ALTRE ASSOCIAZIONI DEL CENTRO STORICO PER DIFENDERE IL LUNGOTEVERE IN AUGUSTA, DAVANTI ALL'ARA PACIS, E I PLATANI DELLA PASSEGGIATA DI RIPETTA DALLA MINACCIA INCOMBENTE DELLA REALIZZAZIONE DEL SOTTOPASSO E DEL PARCHEGGIO SOTTERRANEO CHE DEVASTERANNO L'ASSETTO ATTUALE, ISOLERANNO ANCORA DI PIU' LE CHIESE DI SAN ROCCO E DI SAN GIROLAMO DEGLI SCHIAVONI E CAUSERANNO L'ABBATTIMENTO DI 83 PLATANI SECOLARI.

Partecipare è importantissimo

MpR

domenica 15 maggio 2011

Apertura nuovi distaccamenti municipali.

Il Movimento per Roma comunica l’apertura della nuova sede in via Santa Croce in Gerusalemme 97

Municipio I, sede centrale:

Via Santa Croce in Gerusalemme 97

Giorni ed orari:

Lunedì, venerdì: 10:00/16:00

Tel 0670495715

Mail: movimentoxroma@gmail.com


sabato 30 aprile 2011

Omniroma 29/4/2011

COMUNE, DE LUCA (PDL) : CARO SINDACO, BASTA SCARICABARILE
“Caro sindaco, anche oggi le tue dichiarazioni mi lasciano un senso di turbamento e frustrazione. Fino al secondo anno di governo della Città mi sembrava giustificato, di fronte alla evidenziazione di annosi problemi, guardare alle amministrazioni precedenti e alle loro incapacità. Però,adesso, arrivati al terzo anno della tua giunta e all’inizio del giro di boa di fine consiliatura non riesco più a comprendere il continuo scaricabarile addebitando ora a Veltroni ora a Rutelli, il dissesto delle strade, l’insicurezza nella città, il caos del traffico, l’edilizia bloccata, sia sociale che privata, il problema nomadi e chi più ne ha più ne metta. I cittadini, oltre a non comprendere questo atteggiamento, non lo condividono, così come non capiscono se il programma di fine legislatura annunciato ieri in conferenza stampa, è il nuovo statuto capitolino, la riduzione da 19 a 15 municipi, l’approvazione di un debito fuori bilancio di 2 miliardi di euro o se invece sono i problemi sopra evidenziati. Non credo sia utile giustificare le proprie mancanze con le mancanze altrui. Caro sindaco,esprimo non le mie impressioni, ma riporto quelle dei cittadini, con i quali tu probabilmente,visti i tuoi molteplici impegni,non riesci a parlare da tempo ma che noi consiglieri capitolini, che invece viviamo il territorio,questi argomenti, da loro, li ascoltiamo quotidianamente. Da consigliere di maggioranza che probabilmente nel 2013 tornerà a sostenerti ti chiedo di sollecitare l’assessore alla casa, all’urbanistica, ai lavori pubblici e strade, ai servizi sociali, ai trasporti, un programma da realizzare entro fine consiliatura e da presentare con il Tuo viso alla città chiedendo su questo il giudizio di fine mandato, dando ai consiglieri capitolini e municipali ed ai futuri candidati argomenti concreti e realizzati da sostenere con la Città. Mi permetto di ricordarti ciò che ti dissi nell’aula Consiliare all’inizio del Tuo mandato: i romani sono stufi della politica degli annunci e della tattica del rinvio, ora c’è bisogno della politica del fare e della concretezza. Su questo ci giocheremo la nostra credibilità”.
Lo dichiara Pasquale DeLuca, consigliere capitolino del Pdl
Roma, 29 aprile 2011



Vediamo che ora anche i suoi consiglieri cominciano a dire quello che noi affermiamo da molto tempo..........

MpR

venerdì 11 marzo 2011

A proposito della riforma sulla Giustizia

Berlusconi ha detto che la nuova riforma della giustizia se fosse stata in vigore tanti anni fa non ci sarebbe stata "mani pulite". E per lui questa è una buona cosa, per me sarebbe un guaio grosso. Ricordo quando mi presentai per la prima volta in consiglio comunale e pur prendendo tantissimo voti fui "trombato" clamorosamente. Davanti a me tanti eletti che non si capiva come avessero preso i voti. Lo si capì con mani pulite quando tanti di quegli assessori e consiglieri comunali furono arrestati sommersi da una valanga di reati e il sindaco Carraro fu costretto a dimettersi (e guarda caso oggi c'è chi vorrebbe Carraro o nel comitato Olimpico o come presidente della Lega Calcio....). Guarda caso, dopo quel temporale che fece pulizia, quando mi ricandidai al Comune fui eletto tra i primissimi di tutta Roma. E con me, in tutti i partiti, tante persone per bene, forti di idee e passione e non di effetti speciali fatti con i soldi rubati. Ecco perchè oggi io vorrei che i nuovi corrotti e incapaci fossero cacciati e non salvati dalle nuove leggi. Anche perchè poi a pagare corruzione, tangenti e illegalità sono sempre e solo i cittadini. Quindi giustizia si, impunità mai!

Michele Baldi
Leader MpR

lunedì 21 febbraio 2011

Paolo Conti(cor. Sera) incontra il MpR

Da Il romanista del 20/02/2011
Di Paolo Marcacci


Le 101 cose che un sindaco di Roma dovrebbe fare, nero su bianco.

Abbiamo presenziato, ieri mattina, all’incontro con paolo Conti, giornalista de il Corriere della sera, per dibattere sul suo libro “101 cose che dovrebbe fare un sindaco di Roma per migliorare la città e la qualità della vita”, edito da Newton Compton, presso la sede del Movimento per Roma. Anfitrione, Michele Baldi, assieme ai coordinatori del Movimento come Fabrizio Cascapera.
Dobbiamo precisare che come cronisti abbiamo presenziato, mentre come cittadini ci siamo ritrovati a partecipare, assieme a tanti altri: cos’è che porta, in un sabato mattina di primavera anticipata, tante persone a chiudersi in una sala invece di godersi, oltre al sonno, i primi tepori di una cristallina mattinata romana? L’amore per la città stessa, che passa attraverso il dolore di vederla così spesso bistrattata, maltrattata, depotenziata, offesa. Il libro di Paolo Conti nasce dalle esternazioni, segnalazioni e lamentele che regolarmente raccoglie nella sua rubrica sul Corriere della sera, per il quale scrive da 32 anni; è lecito dire che i suoi coautori sono i cittadini stessi, allora, il disagio che gli tocca sopportare in un crescendo di inefficienze e disservizi che va dai piccoli disagi della quotidianità metropolitana fino ai macroscopici scempi architettonici e gestionali, che la città patisce e che lacerano, reiteratamente, il tessuto connettivo di quella che nonostante tutto ci ostiniamo a chiamare comunità cittadina. Perché se tanti romani ogni giorno sentono il bisogno di segnalare ciò che di disdicevole gli complica la vita, il lavoro, finanche le relazioni sociali ( basta pensare ai livelli patologici del traffico in alcuni quartieri), è perché hanno ancora a cuore il senso della comunità, valore da rilanciare e poi custodire, al di là della retorica di rito e dei luoghi comuni sulla Città Eterna. In questo senso, non vi era location più adatta della sede del Movimento per Roma, movimento apartitico, aperto a qualsivoglia adesione, fattivo nell’operatività e per quanto riguarda la presenza sul territorio. Dal dibattito con Conti, dalle sue risposte e, ancor prima, dalle questioni poste dai tanti lettori presenzianti all’incontro, sono emerse due linee guida che come un filo rosso attraversano tutte le problematiche che sono state evidenziate: la prima consiste nella constatazione che la città, per come gestita, non beneficia di una semplificazione amministrativa nel passaggio dal comune ai vari municipi di zona ma, al contrario di ciò che avviene a Madrid, Londra o Parigi, vede moltiplicarsi le pastoie amministrative, fino a sprofondare nell’elefantiasi burocratica; il tutto, come sempre a scapito del cittadino. La seconda linea giuda consiste più che altro, in un monito, soprattutto a beneficio delle generazioni più giovani: per dirsi realmente membri di una comunità non si possono limitare i propri interventi alle tante “piazze virtuali”, come internet o i cosiddetti “social network” tipo facebook; il cittadino deve tornare nell’unica, reale agorà che si ha a disposizione per tentare di cambiare le cose: la strada, vale a dire la vita reale. Uno dei temi più caldi emersi durante il confronto è stato poi quello della sicurezza e a tale proposito particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Giorgio Innocenzi, responsabile della Consap, sindacato di polizia che conta più di 2000 iscritti, il quale ha evidenziato come l’operato di chi ha il compito di garantire la sicurezza del cittadino si trovi spesso rallentato proprio dalle inadempienze degli amministratori. Alla fine, dalla lettura e dal dibattito sul libro di Paolo Conti, è uscito il quadro di Roma come “ Capitale mancata” per tanti aspetti: constatazione amara, ma anche pietra di posa per migliorare la città di domani.

Paolo Marcacci

sabato 12 febbraio 2011

Invito presentazione libro di Paolo Conti (cor. sera)



Sabato 19 febbraio 2011 ore 11,00 in via Cesare Fracassini 27, Michele Baldi presenterà il libro di Paolo Conti (giornalista corriere della sera)"101 cose che dovrebbe fare un sindaco di Roma per migliorare la città e la qualità della vita". Al termine della presentazione dibattito con l'autore. Siete tutti invitati


Coord. Mpr

lunedì 7 febbraio 2011

Protesta contro la chiusura dell'ospedale S.Lucia

Roma 07/02/2011

Questa mattina dottori, studenti e pazienti dell’ospedale S.Lucia hanno manifestato bloccando via Ardeatina all’altezza del civico 360. I problemi del S. Lucia, eccellenza della sanità laziale, nascono anni fa, le varie amministrazioni regionali hanno dapprima deciso di tagliare i fondi poi visto il montare della protesta hanno fatto retromarcia promettendo cose mai mantenute. Ultima di questa lunga fila è stata la governatrice Polverini che in campagna elettorale ha promesso di sistemare la situazione ma ad elezione avvenuta è tornata sui suoi passi, mettendo di fatto l’intera struttura ospedaliera in ginocchio. Oggi non ci son più neppure i soldi per gli stipendi e la chiusura è prossima, come afferma il direttore sanitario Antonino Salvia . Il S. Lucia, come già detto, è una struttura di eccellenza nella riabilitazione con degli standard elevatissimi ( forse è per questo che deve chiudere perché le altre strutture dovrebbero adeguarsi?), senza contare le ricerche innovative riconosciute a livello internazionale, che solo in questo posto vengono svolte. Qui si praticano numerosissime discipline sportive per i differentemente abili e basta vedere la sala dei trofei, le splendide palestre e la piscina olimpionica per capire l’altissimo livello dell’attività. Tutti sappiamo quanto è importante lo sport per reintegrare nella società i pazienti. Dunque tutti in strada, dottori, infermieri e pazienti per gridare il loro no alla chiusura ed a chiedere il rispetto delle parole date. Dopo 3 anni di proteste si è arrivati al punto di non ritorno, non si può più parlare, la politica ora deve agire, il S. Lucia deve vivere. Quello che sta avvenendo nella sanità laziale non è più sostenibile, chiudono ospedali come il S. Giacomo, chiude il pronto soccorso del CTO, si ridimensionano altri come il Grassi ed il Padre Pio di Bracciano e potremo continuare per molto. Giovedì mattina alle 10,00 i manifestanti si ritroveranno sotto la Regione Lazio per continuare la protesta; protesta che non riguarda solo loro ma tutti i cittadini Romani……….

Fabrizio Cascapera
Movimento per Roma

venerdì 4 febbraio 2011

Michele Baldi sulla situazione attuale della politica Italiana

Ai tantissimi amici che mi chiedono un'opinione sulle vicende della nostra Italia non posso che ribadire quanto dico da anni. Sugli aspetti giudiziari ho massimo rispetto per la Magistratura, senza magistrati torneremmo alla legge del più forte e questo non va bene. Per l'aspetto etico morale personalmente ho sempre coniugato il sesso con l'amore e mai con i soldi o con gli "abusi" di potere. Comunque ognuno è libero di scegliere il suo percorso di vita, magari riconoscendo che chi ha un ruolo pubblico e parla di ideali, certi ideali dovrebbe poi interpretare coerentemente.Ma quello che mi fa davvero infuriare è che da quelle squallide situazioni nasce una classe politica e dirigente nuova, e questo è una vergogna assoluta! Perchè poi, cari miei e popolo distratto, quelle persone come certe consigliere regionali decidono i vertici delle ASL (e la salute riguarda tutti!), oppure affrontano i problemi del lavoro (parentopoli e vessazioni delle aziende diventano il logico effetto), e ancora decidono come spendere i nostri soldi (e la corruzione aumenta). E di fronte a primarie fatte nelle camere da letto con zoccole, ruffiani e faccendieri a comandare, come scrissi ad inizio 2008, ho sbattuto la porta e sono uscito rinunciando alla poltrona. Ora, o la porta la sbattono in tanti, oppure con certa gente (e la Lega Nord a comandare) non cambierà mai niente. Ma noi, anche nella bufera, non ci arrendiamo!